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al testo di Franco Bonvini
Le cose che restano
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Io non so dove restano le cose che non sono più perchè è sicuro che ci sono cose che restano anche se non sono più e perfino se non sono mai state. Forse riempiono spazi d' aria sopra a un lago in vibrazioni con la breva costringono le stelle riflesse a seguirne i contorni e imprigionano le nuvole e altre cose dentro i loro contorni. E' così che al bosco ci sono alberi che non sono alberi così felici che a guardarli ti chiedi se la notte lì fa davvero paura o se aspettano mattina senza timore illuminati delle stelle. E' così che ci sono cespugli di margherite bello stesso bosco che danzano col vento come in un giro di valzer. E' così che al lago gli spruzzi non entrano in una figura brillante al sole. Sarà magia o illusione, mancanza o fantasia non so ma poi i monti riflessi diventano uno skyline di città mai viste e le macchie tra il verde il mistero di volti inconosciuti che stanno dove le cose non sono più o non sono mai state.
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Franco Bonvini
- 25/04/2024 06:38:00
[ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]
Già, un po fi malinconia, forse perchè ci sono anche cose che non restano
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Livia
- 25/04/2024 01:03:00
[ leggi altri commenti di Livia » ]
Attirata dal titolo, la poesia mi arriva con una dolcezza ma anche con una insolita malinconia. Che immagine meravigliosa "forse riempiono spazi daria sopra a un lago in vibrazioni con la breva". Già...dove restano le cose che non sono più.
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